Lunedì 26 Gennaio 2015 un asteroide 2004 BL86 da record “sfiorerà” la Terra (senza pericoli)
Lunedì 26 Gennaio 2015 un asteroide da record “sfiorerà” la Terra (senza pericoli)
25.01.2015 21:31
Lunedì 26 Gennaio 2015 un asteroide denominato 2004 BL86da record “sfiorerà” la Terra (senza pericoli)
Si avvicinerà alle 17,49 (ora italiana) e sarà un’ottima occasione per gli studiosi di analizzarlo “da vicino”
25/01/2015
ANTONIO LO CAMPO
Il termine “sfiorare”, nei parametri astronomici, significa confrontarsi con cifre dell’ordine di centinaia di migliaia di chilometri. Pertanto, quando un corpo celeste vaga nello spazio e transita a una distanza attorno al milione di chilometri, viene considerato molto ravvicinato, anche se la distanza non crea alcun allarmismo perchè è tale da evitare ogni contatto (o collisione).
Non desta quindi alcuna preoccupazione il passaggio, a una distanza minima pari a tre volte quella tra la Terra e la Luna (quindi 1,2 milioni di chilometri) di un asteroide che lunedì 26 gennaio, alle 17.49, si avvicinerà al nostro pianeta. Piuttosto, sarà interessante dal punto di vista scientifico, e questo porterà gli astronomi di mezzo mondo ad analizzarlo con i più potenti mezzi di osservazione del cielo. L’asteroide è designato con la sigla 2004 BL86: gli astronomi hanno calcolato che ha una dimensione di circa 500 metri; è stato scoperto il 30 gennaio 2004 da un telescopio del centro statunitense di osservazione asteroidi LINEAR a White Sands, nel New Mexico. Il sorvolo rappresenterà il maggiore avvicinamento di un corpo celeste conosciuto, fino all’asteroide 1999 AN10 che transiterà vicino alla Terra nel 2027.
“E’ un passaggio relativamente vicino per un asteroide di queste dimensioni, e quindi ci fornisce un’opportunità unica di osservarlo e scoprire qualcosa di più su di esso” - ha detto a “NASA Space.com” Don Yeomans, che è stato responsabile del Near Earth Object Program Office della NASA presso il Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California”.
Uno dei modi con i quali la NASA prevede di sapere di più di 2004 BL86 è di osservarlo alle microonde. L’antenna del Deep Space Network della NASA di Goldstone in California e l’Osservatorio di Arecibo, in Portorico, tenteranno di acquisire dei dati scientifici e immagini generate dal radar dell’asteroide durante i giorni attorno al massimo avvicinamento alla Terra.
L’asteroide dovrebbe essere osservabile anche per gli astrofili dotati di piccoli telescopi: “Potrei prendere il mio binocolo preferito e darci un occhio” - ha detto Yeomans - “Gli asteroidi sono qualcosa di speciale. Non solo hanno fornito alla Terra i mattoni della vita e gran parte della sua acqua, ma in futuro, diventeranno risorse preziose per i minerali di cui sono composti e altre risorse naturali vitali”.
La NASA rileva, cataloga e caratterizza gli asteroidi e le comete utilizzando sia i telescopi a terra che quelli paziali. Gli scienziati del programma Near-Earth Object, scoprono questi oggetti, li individuano e identificano i loro incontri ravvicinati per comprendere in modo preciso se possono essere potenzialmente pericolosi per il nostro pianeta.
Clicca qui per maggiori informazioni su asteroidi e oggetti vicini alla Terra. Mentre, per poter osservare il passaggio da casa, collegati online, suggeriamo il Virtual Telescope Program italiano, diretto dall’astronomo Gianluca Masi.
Arriva l’asteroide che cosa si vedrà?
Oggi l’asteroide 2012 DA14 sfiorerà la Terra, in un evento molto raro. A che distanza sarà dal nostro Pianeta?
L’asteroide è stato scoperto da un astrofilo nel febbraio 2012 dall’Osservatorio di La Sagra, in Spagna, quando si trovava a una distanza di 2,5 milioni di chilometri dalla Terra. Transiterà nel punto più vicino al nostro Pianeta questa sera alle 20,26 (ora italiana), a una distanza di 28.500 chilometri. Quindi, al di sotto delle orbite equatoriali, dette geostazionarie, sulle quali orbitano i satelliti meteorologici o per telecomunicazioni.
Cosa sono gli asteroidi?
Sono frammenti di roccia dalle dimensioni più svariate; orbitano tra Marte e Giove, probabilmente come risultato di un Pianeta che non si è mai formato. Ne sono stati catalogati circa 300 mila, compresi quelli che sfuggono da quell’orbita planetaria e diventano corpi celesti vagabondi (anche pericolosi) all’interno del sistema solare. Tra i più grandi c’è Cerere (975 metri per 909), scoperto dall’astronomo italiano Giuseppe Piazzi nel 1801. Si tratta di oggetti talmente grandi da essere considerati corpi celesti più piccoli: le loro dimensioni li rendono stabili tra le orbite di Marte e Giove, senza possibilità di sfuggire da questa traiettoria.
Che asteroide è 2012 DA14?
È classificato come asteroide «near-Earth», cioè tra quelli che gli astronomi hanno classificato con buone possibilità di transitare vicino alla Terra, e ha un diametro tra 45 e 50 metri; sulla base dei calcoli, l’enorme roccia spaziale non pone alcun rischio di impatto. L’asteroide 2012 DA 14 orbita intorno al Sole in 366 giorni circa, quindi un solo giorno in più rispetto alla rivoluzione del nostro pianeta, transita accanto alla Terra due volte all’anno e il suo passaggio ravvicinato alla Terra, dicono gli astronomi, porterà a una leggera perturbazione delle sua traiettoria (che va quindi controllata, considerando i frequenti passaggi in prossimità della Terra).
L’asteroide è un pericolo per i satelliti geostazionari?
La traiettoria che lo farà passare questa sera vicino alla Terra è ben dentro l’anello geostazionario, dove sono posizionati molti satelliti. Ma non vi è pericolo alcuno: l’asteroide arriverà, come direzione, «da sotto» e non incrocerà l’anello geostazionario.
Sarà possibile osservarlo a occhio nudo?
Con un buon binocolo o un piccolo telescopio sarà possibile vederlo come un punto luminoso. L’asteroide 2012 DA14 ha una massa di circa 120 mila tonnellate e durante il massimo avvicinamento brillerà con una «magnitudine 8». Sarà quindi circa sei volte meno luminoso delle stelle più deboli visibili a occhio nudo nel cielo buio.
C’è rischio di impatto con la Terra? Anche solo minime possibilità?
Non vi è alcuna probabilità di impatto. Il rischio è stimato 1 sulla Scala Torino, l’equivalente della Scala Mercalli per i terremoti. Un rischio minimo, considerando che il pericolo è maggiore quanto più è alto il numero di questa scala, varata durante un congresso di astronomi a Torino del 1999. La traiettoria può essere calcolata da Terra con precisione assoluta. Pur non avendo dimensioni tali da provocare catastrofi, se 2012 DA14 avesse colpito il Pianeta avrebbe provocato una bella ferita al punto di impatto. Se la sua composizione fosse stata perlopiù in ferro, avrebbe potuto creare un cratere simile al Meteor Crater, in Arizona, di un chilometro e mezzo di diametro. Oppure i danni provocati nel 1908 nella steppa di Tunguska, nella Siberia Centrale, quando il nucleo di una cometa o un asteroide colpì quella regione radendo al suolo 60 milioni di alberi su 2.100 chilometri quadrati.
Vi sono asteroidi pericolosi per il nostro Pianeta?
La rete di radar che controlla la traiettoria di tutti gli asteroidi di grandi dimensioni non prevede al momento alcun impatto. Ma l’evento di oggi servirà agli astronomi per effettuare studi sullo stesso asteroide e soprattutto sulla sua traiettoria, anche in vista dei passaggi di Apophis, l’asteroide (ben più grande: 270 metri) che avrà un primo incontro ravvicinato con la Terra nel 2029, e uno successivo, più ravvicinato, nel 2036.
Gli asteroidi sono stati esplorati da missioni spaziali?
Le prime fotografie ravvicinate di un asteroide risalgono al 1971, quando la sonda della Nasa Mariner 9 riprese le piccole lune di Marte, Phobos e Deimos, considerate asteroidi catturate dall’attrazione gravitazionale del pianeta rosso. Le prime fotografie ravvicinate di un asteroide vennero invece scattate dalla sonda euro-americana Galileo: a Gaspra nel 1991 e a Ida nel 1993. Nel 1996 la Nasa ha lanciato la prima missione dedicata allo studio di un asteroide: la sonda Near Shoemaker, che dopo aver effettuato nel 1997 il sorvolo dell’asteroide Mathilde, atterrò sull’asteroide Eros nel 2001. La sonda Dawn sarà la prima a entrare per due volte nell’orbita di un asteroide: dopo Vesta, si sta dirigendo verso Cerere, che raggiungerà nel febbraio 2015. L’interesse è tale che la Nasa e altre agenzie hanno in programma una missione di astronauti da far sbarcare sulla superficie di un asteroide di maggiori dimensioni.